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A quei momenti lì: Charles Leclerc e il primo Grand Chelem

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10/04/2023 Un anno fa Charles Leclerc completava il suo primo Grand Chelem in carriera, il primo per un pilota della scuderia Ferrari dopo dodici anni. Per chi non lo sapesse, un Grand Chelem, o Grand Slam, consiste nell'ottenere la pole position in qualifica, il giro più veloce a fine gara e di condurre tutti i giri di un gran premio. Non è cosa da poco, basti pensare che a ottenere questo traguardo ci sono riusciti solo 26 piloti mentre a vincere almeno un mondiale di F1 sono stati in 34. Il Grand Chelem è di fatto più raro di un mondiale di Formula 1. Prima di Charles Leclerc, in Ferrari, ci era riuscito Fernando Alonso nel 2010 a Singapore, unico a succedere Michael Schumacher fino al 2022.   Un anno fa, in Australia. Charles Leclerc, da primo in classifica mondiale, diede una grande dimostrazione di forza e talento. Un anno fa diceva " la macchina oggi era fantastica , potevo fare tutto ciò che volevo". Un anno che sembra ieri, ma anche una vita fa. Perché di recen...

Pierre Gasly e un punto da cui ripartire

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Pierre Gasly, pilota francese classe 1996 sta vivendo un periodo complicato in Formula 1 e il GP in Australia è solo l'ultima delle peripezie che il Circus gli ha riservato recentemente, ma forse anche la più dura. Le corse fanno parte del DNA dei Gasly da varie generazioni, infatti oltre a Pierre anche il padre e il nonno correvano professionalmente e lui, sin da piccolo, militava tra kart e monoposto . Nel 2011 debutta in Formula 4 e inizia subito a mettersi in mostra tanto che nel 2013 entra nel programma giovani piloti Red Bull e nel 2015 ricopre il ruolo di pilota di riserva per la stessa squadra. Nel 2016 l'assenza di sedili in F1 lo porta in Giappone a correre in Super Formula dove manca la vittoria del campionato per mezzo punto. Ma è allora che la Toro Rosso (adesso AlphaTauri) gli offre un posto di prestigio per le ultime gare della stagione 2017, per poi confermare il suo sedile per la stagione successiva e quelle a venire.  La scalata di Pierre Gasly è stata trava...

Lo sport al tempo del binge watch

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Se siete amanti dello sport sicuramente avrete sentito nominare serie come Drive to Survive o Break Point, e se invece siete patiti di serie tv sono certa che almeno una volta vi sia capitato di vedere un trailer o una locandina di una di queste serie sportive. Quindi la domanda sorge spontanea: quanta influenza hanno le serie sul seguito di ogni sport al giorno d'oggi? E quanto invece è lo sport a spingere la gente a guardare contenuti audiovisivi? Il colosso Netflix, che negli ultimi anni ha preso molto più piede a livello globale, ha deciso di puntare su docu-serie sportive in cui la crew sceglie una squadra/uno sport e ne segue un'intera stagione. Successivamente viene suddivisa in varie puntate, sappiamo tutti come funzionano le serie, niente di nuovo su questo fronte. È il caso di Drive to Survive, la serie sulla Formula 1, arrivata alla quinta stagione o quella di Break Point uscita da poco e che si focalizza sulle imprese nel mondo del tennis della stagione 2022.  Se t...

Charles Leclerc: There is life beyond the track

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About fashion: 'It's how I express myself without speaking', music: 'I play the piano. I compose my own songs', and his passion for flying: 'And to think that flying used to scare me.' The vice world champion reveals who he is away from Ferrari. Fashion as a manifesto. Ferrari driver Charles Leclerc, Formula 1's Mister Pole Position in 2019 and 2022, is the perfect testimonial. Just look at the pictures in this photo shoot, taken over the festive season at the Maranello headquarters, where the Monegasque driver arrived by helicopter directly from the ski slopes. In addition to his skills behind the wheel, for which he is considered one of the greatest talents out there, is that angel face with a restless expression that makes him look vaguely like James Dean and breaks the hearts of the teenage girls. Leclerc, what is fashion for you? A way of expressing myself without speaking. I understood this when I started to travel all over the world, thanks to For...

E se i sogni si realizzano, cosa resta?

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27/10/2022 A pochi giorni dall’inizio dei mondiali qualificanti di Liverpool, sul profilo Olympics.com è stata postata una videointervista sui grandi traguardi raggiunti da Giorgia Villa, piccola grande stella della nazionale italiana, e su quelli ancora nel mirino.  Giorgia ha 19 anni e un Palmares invidiabile da chiunque. Tra i suoi grandi successi brillano quelli degli ultimi europei, il bronzo di squadra ai mondiali del 2019 e tre medaglie d’oro e una d’argento alle Olimpiadi Giovanili.  In questa intervista, la bergamasca non nasconde la delusione per la mancata partecipazione alle olimpiadi di Tokyo 2020 (manifestazione tenutasi poi nel 2021), ma a trasparire maggiormente è la determinazione che la spinge ad allenarsi per Parigi 2024. Lei dice: “Tokyo ormai è passato, si va avanti. Purtroppo è successo quello che è successo , ma non posso farci nulla”. Dopo l’infortunio alla caviglia rimediato pochi giorni prima della partenza per Tokyo, la Villa aveva considerato anche...

La magia delle fate

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15/08/2022 Per un lungo periodo abbiamo visto la squadra italiana di ginnastica artistica femminile progredire attraverso piccoli successi sporadici. I più grandi provenienti da Vanessa Ferrari (campionessa mondiale 2006) che, nel suo albo d’oro, conta la medaglia d'argento al corpo libero alle Olimpiadi di Tokyo. Ma tutto questo sembra quasi essere stato un preludio, un percorso verso ciò che sarebbe potuto essere, ciò che sta diventando e forse è già.  Negli ultimi anni abbiamo conosciuto quelle che sono state soprannominate Fate, ginnaste annata 2003 le cui significative D hanno aumentato le aspettative del pubblico su questa squadra. Nel 2019 le allora sedicenni Giorgia Villa, Elisa Iorio e le gemelle Asia e Alice D'Amato (accompagnate da Desirée Carofiglio e dalla riserva Martina Maggio) portavano già a casa uno storico bronzo mondiale vinto a Stoccarda. È stato lì che il desiderio di qualcosa di più ha cominciato a sembrare realtà? È stato in quel momento, dopo una disas...

La coppa del mondo non è un evento politico?

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Il mondo del calcio ha puntato i riflettori sulla coppa del mondo che si disputerà dal 20 Novembre al 18 Dicembre in Qatar, la prima nel mondo Arabo. La scelta del luogo ha destato molto scalpore nel mondo, non solo calcistico o sportivo, ma globale. La mancanza di diritti umani e le regole imposte agli spettatori fanno discutere più degli exploits calcistici che ci piacciono tanto. É importante menzionare che poco prima dell’inizio della competizione la Fifa ha scritto a tutti i team di concentrarsi sul calcio, non sulle battaglie ideologiche e politiche . A seguito di ciò, il capitano della nazionale Francese Hugo Lloris, ha affermato di non voler indossare la fascia arcobaleno “One Love” (a sostegno dei diritti della comunità LGBTQ+) per “ mostrare rispetto ” alla nazione ospitante. Al contrario, la nazionale Iraniana scende in campo e si schiera apertamente contro il regime che occupa il proprio paese. Gli undici in campo si rifiutano di cantare l’inno e le donne sugli spalti mos...