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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

La magia delle fate

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15/08/2022 Per un lungo periodo abbiamo visto la squadra italiana di ginnastica artistica femminile progredire attraverso piccoli successi sporadici. I più grandi provenienti da Vanessa Ferrari (campionessa mondiale 2006) che, nel suo albo d’oro, conta la medaglia d'argento al corpo libero alle Olimpiadi di Tokyo. Ma tutto questo sembra quasi essere stato un preludio, un percorso verso ciò che sarebbe potuto essere, ciò che sta diventando e forse è già.  Negli ultimi anni abbiamo conosciuto quelle che sono state soprannominate Fate, ginnaste annata 2003 le cui significative D hanno aumentato le aspettative del pubblico su questa squadra. Nel 2019 le allora sedicenni Giorgia Villa, Elisa Iorio e le gemelle Asia e Alice D'Amato (accompagnate da Desirée Carofiglio e dalla riserva Martina Maggio) portavano già a casa uno storico bronzo mondiale vinto a Stoccarda. È stato lì che il desiderio di qualcosa di più ha cominciato a sembrare realtà? È stato in quel momento, dopo una disas

La coppa del mondo non è un evento politico?

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Il mondo del calcio ha puntato i riflettori sulla coppa del mondo che si disputerà dal 20 Novembre al 18 Dicembre in Qatar, la prima nel mondo Arabo. La scelta del luogo ha destato molto scalpore nel mondo, non solo calcistico o sportivo, ma globale. La mancanza di diritti umani e le regole imposte agli spettatori fanno discutere più degli exploits calcistici che ci piacciono tanto. É importante menzionare che poco prima dell’inizio della competizione la Fifa ha scritto a tutti i team di concentrarsi sul calcio, non sulle battaglie ideologiche e politiche . A seguito di ciò, il capitano della nazionale Francese Hugo Lloris, ha affermato di non voler indossare la fascia arcobaleno “One Love” (a sostegno dei diritti della comunità LGBTQ+) per “ mostrare rispetto ” alla nazione ospitante. Al contrario, la nazionale Iraniana scende in campo e si schiera apertamente contro il regime che occupa il proprio paese. Gli undici in campo si rifiutano di cantare l’inno e le donne sugli spalti mos